[WikiIT-l] Sull'articolo di Spadaro

[maurizio codogno]

Valentina mi chiede:
> • Che nel '700 fossero i "tutti" fossero borghesi é
> assai opinabile: la borghesia era una minoranza sul
> totale delle persone che erano in larga maggioranza
> agricoltori, piccoli artigiani o semplici poveri.

Infatti mica ho scritto che tutti erano borghesi, ma che
"tutti" erano borghesi. La maggior parte della gente 
non aveva comunque accesso all'Encyclopédie,
esattamente come adesso la maggior parte della gente 
non ha accesso a wikipedia (il famigerato digital divide,
che io chiamo "crepaccio". L'establishment è chi oggi
gestisce l'informazione, cioè i relativamente pochi
grandi media)

per padre Antonio:
credo di avere capito il punto sull'autorità. Per quanto
ne so io, una possibilità studiata per wikipedia è quella
del "trust": le modifiche di un utente sono considerate
tanto più autorevoli quanto l'utente è visto come autorevole
dalla comunità. È un po' quello che capita con eBay, se
ci si pensa su. Non credo che un'implementazione pratica
di questo sistema sarà semplice, anche perché io 
posso essere un esperto in filologia romanza ma scrivere
solenni castronerie in termodinamica; però in linea di 
principio un approccio di questo tipo, per quanto 
diversissimo da quello usuale del comitato scientifico,
non è scartabile a priori. Non ho poi problemi a dire che 
un mondo dove l'unica enciclopedia fosse Wikipedia non
sarebbe probabilmente un bel mondo (ammesso che sia
possibile).

Sul relativismo, perché Wikipedia dovrebbe essere etica?
È questo che non mi torna. Faccio un esempio stupido:
cent'anni fa scrivere "le superfici" sarebbe stato un errore,
perché tutte le parole in -ie erano invariabili. Magari tra 
cent'anni si scriverà "le speci" (mi fa rabbrividire metterlo
nero su bianco, ma tant'è). Chiamare le regole ortografiche
"verità" è parecchio esagerato, ma è lo stesso anche per 
il resto di una qualunque enciclopedia, o no? 
(buone vacanze!)

ciao, .mau.