[WikiIT-l] Sull'articolo di Spadaro

Valentina Faussone valentina_faussone a yahoo.it
Mer 20 Lug 2005 08:42:16 UTC


Io non penso mai che un espressione umana non abbia
difetti, wiki inclusa. E di santi e santità troppo si
parla e poco si fa. 
Non ho mai, e sottolineo mai, detto che l'articolo
sparava a zero, perchè mi basavo su un abstract nel
quale non c'erano motivi tali da doverlo dire.
La presenza di un comitato scientifico non è ai miei
occhi garanzia di correttezza o approfondimento
dell'informazione. Perché? Perchè, lo dico per
esperienza, l'informazione non é la fiaccola del
pensiero puro che illumina il cammino dell'uomo.
Dovrebbe, vorremmo che fosse, ma non é e non é mai
stato storicamente così, se consideriamo non il
singolo pensatore o il singolo esperimento illuminato,
ma la media dell'informazione. 
L'informazione è, disgraziatamente, una merce soggetta
alle regole del mercato. Ovvero si vende a qualcuno
(target) ciò che quel qualcuno vuole o ciò che si
ritiene che quel qualcuno voglia. Perchè Gedea riporta
la definizione che io citavo sull'omosessualità? 
Perchè un serio comitato lo pensa sulla base di prove
serie e scientifiche? Secondo me semplicemente perchè
il suo target è quello della famiglia media italiana
che condivide una serie di valori cattolici (o anche
solo supposti tali: i valori cattolici non sono così
beceri), tali per cui si ritiene che una definizione
di quel tipo sia sentita come vera o accettabile. E
non sono certa che lo si ritenga a buon diritto: gli
operatori dell'informazione (gionalisti, opinionisti,
pubblicitari, ecc…) tendono sempre a pensare che la
gente é più stupida e qualunque di ciò che é in
realtà.

Alla fine di questa bella informazione si mette la
firma del comitato scientifico che si è scelto tra
coloro che pensavano nella direzione che già si
intendeva proporre, allo stesso modo in cui si sceglie
una giuria in un processo americano. E il comitato
(fatto di scienziati e pensatori, ma non per questo di
martiri della verità e serietà di pensiero)
serenamente firma. La verità di pensiero non fa cassa,
spesso nemmeno simpatia, e viene riconosciuta solo
dopo, quando si farà cassa su ciò che essa ha (gratis
o pagando di sua tasca) costruito. 

Questo sempre restando nel confronto tra enciclopedie
e non estendendo a tutte le forme di sapere, sia
chiaro. 
In altre parole: wiki è gratis e scrivi se vuoi. Non
esssendo soggetta al vil denaro nè a mammona esula da
alcuni difetti che ad esso si accompagnano, primo fra
tutti l'ovvio atteggiamento di attaccare l'asino dove
vuole il padrone. Che é quello che paga. 
E' vulnerabile ai difetti degli ambiti di
volontariato, primo fra tutti quello dell'abbandono
del progetto o della scarsa professionalità del
contributo. Ma continua a sembrarmi una via nuova
interessante. E un'interessante via d'uscita da certe
empasse.

Valentina


--- Antonio Spadaro <spadaro a laciviltacattolica.it> ha
scritto: 

> Cara Valentina,
> ok, ma il fatto di far rilevare un problema non
> significa anche altre forme
> di accesso al sapere non lo abbiano anche loro o
> siano affette da altri
> problemi. Non so se mi spiego. O Wikipedia è una
> santa (laica, laicissima,
> per carità! Se no mi mandano al rogo! ;-))) e dunque
> non ha toppe (ma i
> santi di toppe ne avevano) oppure qualche problema
> deve pur averlo. Farlo
> notare e farne materia di riflessione non mi pare
> che equivalga a sparare a
> zero né altro. Del resto, mi sembra che ad alti
> livelli i problemi non sono
> celati affatto, visto che c'è qualcuno che si è
> messo a pensare alle
> soluzioni. Insomma: errare humanum est!
> Semmai la differenza delle altre fonti a stampa
> consiste nel fatto che sotto
> quell'informazione c'è, in genere, una firma o un
> comitato scientifico. Io,
> lo dico prima, sono scettico verso tutta
> l'informazione "oggettiva" o neutra
> o che va bene per tutti. Amo i punti di vista (anche
> divergenti e anche
> forti) perché mi aiutano a pensare.
> 
> Ciao
> 
> Antonio
> 
> 
> --
> Antonio Spadaro ­ Email: spadaro.a a jesuits.net |
> spadaro.a a gesuiti.it
> |Homepage: http://www.antoniospadaro.net  |Creative
> writing:
> http://www.bombacarta.it  lReview:
> http://www.laciviltacattolica.it
> |University: http://www.unigre.it/cics
> 
> 
> 
> 
> 
> 
> 
> > From: Valentina Faussone
> <valentina_faussone a yahoo.it>
> > Reply-To: Mailing list per Wikipedia in italiano
> <wikiit-l a Wikipedia.org>
> > Date: Tue, 19 Jul 2005 18:17:45 +0200 (CEST)
> > To: <wikiit-l a Wikipedia.org>
> > Subject: [WikiIT-l] Sull'articolo di Spadaro
> > 
> > Cara gente della ML,
> > 
> > ho letto l'articolo di Spadaro, che ringrazio di
> > averci riportato. Non cambia in fondo il mio
> giudizio,
> > soprattutto a proposito dell'abusato e mai
> > circostanziato termine "relativismo" che mi pare
> avere
> > raggiunto la nebulosità di parole come "libertà" o
> > "amore". Tutti sanno cos'è o pensano di saperlo,
> ma se
> > lo si dovesse definire ci si troverebbe in alcune
> > difficoltà. Difficoltà che stimolano un dialogo
> che a
> > mio avviso latita.
> > Riguardo alla parte di articolo "Dalla descrizione
> e
> > dalle valutazioni compiute comprendiamo bene come
> > Wikipedia rappresenti un sogno illuminista di
> > descrivere il mondo, che però si scontra con le
> > difficoltà di accreditarsi come compendio di
> sapere
> > credibile, mantenendo nel contempo anonimato,
> > flessibilità e continua apertura a nuovi
> > collaboratori. Nello stesso tempo questa «utopia»
> > rovescia il sogno dell¹enciclopedia tradizionale,
> > intesa come costruzione autorevole, organica e
> > integrata del sapere. Infatti Wikipedia è come un
> > organismo vivente: cresce (al ritmo del 7% ogni
> mese),
> > si «ammala», è sottoposta a composizioni e
> > scomposizioni interne, ad accrescimenti e
> riduzioni
> > continue19. Ma soprattutto Wikipedia nasconde
> un¹altra
> > utopia, a suo modo, ambigua: la democrazia
> assoluta
> > del sapere e la collaborazione delle intelligenze
> > molteplici che dà vita a una sorta di intelligenza
> > collettiva. Questa utopia potrebbe nascondere una
> > nuova forma di «torre di Babele», che ha il suo
> > tallone di Achille non solo nell¹inaffidabilità,
> ma
> > anche nel relativismo."
> > 
> > vorrei dire che:
> > Un comitato scientisfico e di professionisti può
> > essere (e sspesso é) assai poco obiettivo. Un
> esempio?
> > Potrei citare fior di dizionari inglesi con
> mostruosi
> > errori di battitura, o una serie di ponderosi
> articoli
> > inglesi con nomi di alte cariche italiane
> sbagliati
> > (Guiliano Amato, Guilia Sgrena, eccS), eccS
> > Sulla Gedea DeAgostini il termine omosessuale é
> > prevalentemente descritto come patologia e
> disturbo
> > della personalità perchè atto contro natura. Se vi
> > pare obiettivoS 
> > Eppure é una autorevole (anche se non tanto quanto
> > altre) enciclopedia di cui molte famiglie
> dovrebbero
> > sentirsi sicure. 
> > Ma nessuna autorevolezza ci solleva dalla
> > responsabilità di analizzare criticamente secondo
> > coscienza, saggezza, esperienza e senso pratico e
> di
> > equilibrio.
> > 
> > Ricordo un aneddoto curioso: in due diverse
> occasioni
> > ho raccontato a professori universatari che la
> lingua
> > inglese fosse composta in larga parte da termini
> > francesi (normanni) e tedeschi (sassoni),
> > secondariamente latini e solo scarsamente dalle
> sue
> > antiche radici celtiche. In entrambi i casi le
> persone
> > conoscevano o l'inglese e il francese o l'inglese
> e il
> > tedesco. In entrambi i casi mi è stato detto che
> era
> > un gran fesseria (quando avevo 18 anni, da parte
> di
> > adulti), o che non era vero (10 anni dopo, da
> parte di
> > coetanei). 
> > 
> > Il dato riportato
> (inglese=francese+tedesco+latino) è
> > di una ricerca dell'università di Cambridge:
> quando
> > questo dato è stato "palesato" entrambi mi hanno
> > risposto "ah si in effeti è vero".
> > Conclusione: si sono posti davvero la domanda,
> quando
> > un'auctoritas gli ha garantito la risposta, o
> > quantomeno il valore dello sforzo di porsi la
> domanda.
> > Alla faccia della ricerca scientificaS
> > 
> > Io diffido delle auctoritates perchè l'esperienza
> > quotidiana me le dimostra assai vicine agli
> > opinionisti. Che di solito non sono chine sui
> libri ma
> > sdraiate in un qualche salotto alla moda,
> > possibilmente sotto i riflettori di un anchorman.
> > 
> > Concludo: il sapere assoluto per chi crede é in
> Dio e
> > non in una enciclopedia, per quanto autorevole
> > (vanitas vanitatum et omnia vanitas).
> > Il sapere umano assoluto non esiste, perchè l'uomo
> si
> > tronfia sempre di sapere e troppo poco di scoprire
> e
> > ricercare, mentre infinite domande ci attendono
> per un
> > viaggio infinito. L'assoluto e il definitivo non
> sono
> > dell'uomo, mutevole e soggetto al mutare della
> storia
> > e della creazione.
> > In tanto spazio di ricerca la "mente collettiva"
> di
> > wiki mi pare una buona garazia di obiettività e il
> > volontariato digitale miglior garanzia morale del
> > denaro che paga i soloni (veri e falsi) di troppi
> > comitati scientifici.
> > 
> > Valentina
> > 
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