Ottimo Alessandra! L'articolo su Bibliothecae l'avevo letto. Mi sembra un'
esperienza molto interessante. L'unico problema, semmai, può essere
quantitativo. Le transazioni di NILDE sono state ad oggi circa due milioni
e mezzo, a quello che mi dicono. Sarà, quindi, da capire come organizzare
il lavoro. Ci sarà modo e tempo di parlarne anche con NILDE.
A presto!
Silvia
On Wed, Jun 26, 2019 at 8:47 AM Alessandra Boccone <aboccone(a)unisa.it>
wrote:
Buongiorno!
Sicuramente possiamo pensare a un progetto di valorizzazione di dati
bibliografici attraverso i progetti Wiki, in particolare Wikidata. Per ora
Remo ed io abbiamo lavorato sui metadati del corpus bibliografico di
Bibliothecae.it (qui
<https://bibliothecae.unibo.it/article/view/9503/9291> e qui
<https://commons.wikimedia.org/wiki/File:I_metadati_bibliografici_in_Wikidata_Wikicite_e_il_case_study_di_%C2%ABBibliothecae.it%C2%BB_-_Boccone-Rivelli.pdf>
il racconto del nostro esperimento). Potremmo fare altrettanto per altre
riviste.
La scelta di partecipare a WikiCite includendo in Wikidata l’intero
corpus dei metadati descrittivi relativi agli articoli di Bibliothecae.it
permette l'utilizzo di tali dati in qualsiasi progetto o programma che
impieghi la tecnologia dei linked open data, nell’ottica di agevolare
l'interscambio fra risorse culturali e soddisfare i bisogni informativi
dell’utente finale. Disseminare una metadatazione di qualità produce
molteplici vantaggi che investono vari campi: la prima ricaduta positiva si
riscontra nell’arricchimento dei principali repositories e database
citazionali (WebCite, Mendeley, LibraryThing, etc.), ma grandi benefici
sono apportati, di conseguenza, anche alla comunità bibliotecaria, che può
utilizzare tali dati, ad esempio, per l’information retrieval. L’utilizzo
di metadati strutturati in linked open data diventa fondamentale anche
nella creazione e nel mantenimento degli authority file locali, ad esempio
nella gestione delle forme varianti dei nomi. Per i contributori dei
progetti Wikimedia il vantaggio si evidenzia nella possibilità di
utilizzare riferimenti bibliografici di alta qualità, nell’opportunità di
unificare e centralizzare le citazioni e nella facilitazione di
trasclusione dei metadati via API. Grazie all’iniziativa, i fruitori dei
progetti Wikimedia possono valutare la qualità delle citazioni relative ai
periodici analizzandole nel loro contesto, vedere tutte le risorse in cui
viene utilizzata la citazione, trovare e confrontare fonti simili.
Per ora ci stiamo dedicando all'inserimento della bibliografia
<https://www.aib.it/wp-content/uploads/2019/04/Bibliografia-ver.-31-marzo-2019-ultima-versione-pubblicata-sul-sito.pdf>
a cura della Commissione nazionale AIB biblioteche speciali, archivi e
biblioteche d'autore, che comprende monografie, articoli di periodici,
etc., come concordato con i membri della commissione durante il convegno
"Il privilegio della parola scritta".
Pensiamo dunque su quali dati e con quale modalità vogliamo lavorare
insieme prossimamente!
Un caro saluto,
Alessandra
Dott.ssa *A*lessandra *B*occone
Bibliotecaria iscritta nell'Elenco degli Associati *AIB* - Delibera E/2016/2405
Ufficio Servizi al Pubblico - *C*entro *B*ibliotecario di *A*teneo
Università degli Studi di Salerno
via Giovanni Paolo II, 132- 84084 Fisciano (SA)mailto:aboccone@unisa.it
<aboccone(a)unisa.it>
https://orcid.org/0000-0002-7139-9640
Il giorno mar 25 giu 2019 alle ore 16:16 Silvia Bruni <
bruni.silvia(a)gmail.com> ha scritto:
Cari e care,
in seguito alla nostra fortunata partecipazione a NILDE, ho avuto una
conversazione virtuale con Silvana Mangiaracina e Emanuela Secinaro del
Comitato biblioteche NILDE, a proposito del partenariato con TWL proposto
dal coordinatore Aaron Vasanth.
Dato che al momento gli unici partner del progetto inglese sono editori,
avremmo pensato di lanciare l'idea di un nuovo tipo di partenariato, quello
di reti bibliotecarie. L'idea potrebbe essere condivisa con altre
istituzioni e reti anche tramite IFLA, creando così un network
bibliotecario di supporto alla comunità wikipediana. NILDE potrebbe mettere
a disposizione il servizio di document delivery, tramite la Biblioteca
Wikipedia italiana, anche in un'ottica di valorizzazione delle collezioni
storiche di periodici italiani nel mondo.
A questo proposito, potrebbe essere interessante capire se e come
valorizzare le scansioni di periodici fuori dal diritto d'autore che
vengono fatte per rispondere a singole richieste di document delivery, che
circolano tramite NILDE. Sarebbe possibile individuare un contenitore per
costruire una collezione che le comprenda? Quale potrebbe essere il luogo
giusto? Uno dei progetti Wikimedia, come Commons o Wikisource, o Internet
archive?
Si potrebbe, inoltre pensare, di segnalare le campagne 1LIB1REF nella
lista NILDE per favorire la partecipazione di singole biblioteche o
l'organizzazione di eventi correlati.
Ultimo punto affrontato è stata la valorizzazione dei dati bibliografici
degli articoli richiesti tramite il circuito NILDE. Chiedo in particolare
ad Alessandra Boccone, a Remo Rivelli e ad altri che si stanno occupando di
citazioni aperte se abbia senso ipotizzare un progetto di recupero di
questi dati.
Per portare avanti queste attività mi è stato proposto di candidarmi per
il Comitato biblioteche NILDE in fase di rinnovo. Non ho ancora deciso se
accettare la candidatura o se portare avanti le attività esternamente (cosa
che da molti punti di vista preferirei).
Aspetto vostri commenti e proposte
Silvia
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