[WikiIT-l] Polemica su byoblu.com

[roberto micarelli]

Personalmente non vedo in che modo la vicenda dovrebbe essere devastante per la mia reputazione, visto il livello di analisi tecnico-sentimentalista con cui si sarebbe *dimostrata* l'accusa di SP nei miei confronti. Se una accusa del genere fosse stata fatta in un tribunale, con i log di rete e la dimostrazione su dove mi trovavo fisicamente quando Galaxy e Giubizza scrivevano i loro post, la reputazione ferita non sarebbe stata la mia. Ma qui. a quanto pare, non si fa nemmeno un reverse lookup degli indirizzi ...


Ecco il problema pluralistico-democratico: processo sommario con prove costruite artificialmente.

E qui c'è poco da avere ragione o torto.

Roberto Micarelli





----- Messaggio originale -----
Da: Luca Martinelli <martinelliluca a gmail.com>
A: roberto micarelli <robmicarelli a yahoo.it>; Mailing list per Wikipedia in italiano <wikiit-l a lists.wikimedia.org>
Cc: 
Inviato: Mercoledì 19 Ottobre 2011 14:11
Oggetto: Re: [WikiIT-l] Polemica su byoblu.com

Luca Martinelli: "... Dare dell'anti-democratico a qualcuno o accusare un sistema di scarsa
democrazia solo perché non ti danno ragione è, invece, estremamente
puerile, oltre che contro-producente per tutti: chi è accusato si
rovina la giornata, perché è costretto a beccarsi delle critiche
ingiuste, mentre chi accusa prima fa la figura del rosicone e poi
attira anche l'attenzione sulle reali motivazioni che lo spingono a
protestare, con un potenziale effetto devastante sulla propria
reputazione (ogni riferimento a [[Wikipedia:Utenti
problematici/Galaxy/SP]] è puramente casuale)."

L'assenza di democrazia e pluralismo stanno nel ban fondato in prove artificialmente costruite. Nel rifiuto ad accettare difesa e nella tacitazione della polemica. L'assenza di democrazia è nel metodo, non nei contenuti. C'è poco da avere ragione o torto.

Qui Frieda mi ha citato norme WP dove vale un principio generale secondo cui la discussione è preferibile al ban, ma non mi risulta che questo principio sia stato usato nei miei confronti.

Roberto Micarelli