N2O ha scritto: Beh, al massimo possono limitare l'accesso alla loro copia, e se registrano le ricerche dei loro lettori non è un problema che ci riguarda direttamente (nel senso che non raccogliamo né deteniamo noi i dati). Cruccone

N2O wrote: Non credo che la riproduzione di pagine di wikipedia possa avere grossi svantaggi: la Wikipedia originale è ormai troppo nota per essere nascosta o sfacciattamente strumentalizzata come possono fare poteri mediatici ricchi nei confronti di iniziative difficili da sostenere. Viceversa tutte le clonature che riconoscono Wikipedia come fonte secondaria per antonomasia ne aumentano la visibilità e l'autorevolezza e di questo aumento possiamo tenere conto per rendere Wikipedia più incisiva. Ad es. per la citata pagina http://wikipedia.kataweb.it/wiki/Wikipedia ci conviene di tenere aggiornati i contenuti per evitare che qualche discorso su it.wiki si serva di dati invecchiati, necessariamente più riduttivi. Il fatto che Wikipedia venga riutilizzata in siti autorevoli può costituire un argomento in più per sostenere che l'enciclopedia libera è uno strumento indispensabile per orientarci nelle complessità e nei continui cambiamenti di scena del mondo attuale, soprattutto in un paese come l'Italia tanto spesso sottoposto a campagne mediatiche nelle quali gli interessi, i poteri ed i servilismi indotti avevano la meglio sulla tendenziosità degli obiettivi e sulla balordaggine delle argomentazioni. Dalla riconosciuta utilità di it.wiki dovremmo riuscire ad ottenere vantaggi come entrature nelle scuole, spazi per le nostre riunioni (il 9 marzo staremo stretti) e donazioni. Possiamo inoltre sostenere che Wikipedia è un sito di riferimento molto utile e che stabilmente cresce, si aggiorna e migliora. Può cambiare un governo, si possono avere crolli in borsa e i sondaggi possono registrare paure crescenti; ma nonostante questo, è sicuro che it.wikipedia in autunno raggiungerà 500.000 articoli, che fra pochi anni supererà il milione e che queste conoscenze saranno a disposizione di tutti. Ciao Alberto Marini Almit39