Non sono d'accordo. Il software libero è il risultato della libertà di espressione ed
è un fenomeno che rafforza il pluralismo economico digitale. In esso pluralismo economico
e morale sono simbiotici.
Quindi i progetti basati su questi principi e su strumenti e manufatti realizzati con il
lavoro volontario di centinaia di migliaia di persone (tra cui io), hanno l'obbligo
morale di garantire nell'espressione delle idee, quegli stessi caratteri di pluralismo
e molteplicità, che qui sono invece messi in discussione.
La libertà d'espressione digitale è liberale e agnostica.
Roberto Micarelli
----- Messaggio originale -----
Da: Pietro Giorgianni <giorgian(a)gmail.com>
A: Mailing list per Wikipedia in italiano <wikiit-l(a)lists.wikimedia.org>
Cc:
Inviato: Mercoledì 19 Ottobre 2011 10:42
Oggetto: Re: [WikiIT-l] Polemica su
byoblu.com
Il 13 ottobre 2011 15:25, roberto micarelli <robmicarelli(a)yahoo.it> ha scritto:
I principi del software libero sono democratici, nel
senso di essere imprescindibili dal pluralismo.
Software libero e pluralismo sono la stessa cosa, sia in termini strettamente economici
che in termini morali.
Ciao,
il pluralismo, nel software libero, è pienamente garantito dal fatto
che, se non condividi le scelte degli sviluppatori, puoi prendere il
sorgente a una versione che ancora ti piaceva e creare il tuo fork,
implementando quello che vuoi come vuoi.
Non è invece né indispensabile, né utile che gli sviluppatori di
software libero debbano necessariamente tenere conto della tua (o mia)
opinione riguardo a quello che dovrebbero o non dovrebbero fare.
Se c'è un progetto di centinaia di sviluppatori e dissenti solo tu, e
tu da solo non hai le forze per creare, mantenere e diffondere il tuo
fork, beh, peccato.
I contenuti di Wikipedia hanno una licenza libera; chiunque può
copiarli, modificarli e diffonderli.
I siti di Wikipedia, invece, non sono di tutti: appartengono
materialmente a qualcuno (una fondazione) che caccia i soldi, paga la
manutenzione, la banda e tutto il resto. La fondazione decide chi e
come può usare i server, e in effetti ha già deciso: in particolare,
ha deciso che chiunque può leggere i contenuti, senza condizioni, e
chiunque può modificarli, a determinate condizioni.
Chi non è d'accordo può prendere i contenuti, che sono liberi,
piazzarli sui propri server e stabilire in piena libertà chi e come
potrà modificarli.
Se a dissentire sono tanti, hanno le potenzialità per creare un sito
di grande rilevanza e dargli tutta la visibilità che merita.
Se quelli che dissentono non hanno invece le forze per creare e
mantenere un sito alternativo, beh, peccato.
pietro
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