Sergio, questo thread è chiuso, per cortesia non riaprirlo.
Grazie.
L.
Il giorno lun 22 mar 2021 alle ore 18:36 Sergio D'Afflitto via
WikiIT-l <wikiit-l(a)lists.wikimedia.org> ha scritto:
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> > https://markbernardini.blogspot.com/2021/03/censura-wikipedia.html
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> «In rete, è pieno di ragazzini brufolosi sfaccendati che provano piacere sessuale ad esercitare un potere censorio abnorme di cui sono stati investiti da adulti irresponsabili. Ho scritto più volte di quel che accade in Facebook. Questa volta, è il turno di Wikipedia.»
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> Santa pace, ma a parte quell'«in rete virgola» (benedetta virgola prima della copula o del predicato...) perché mai ogni denuncia di supposto arbitrio subito deve sempre, stringi stringi, ridursi al «cumannari è migghiu ca futtiri?». Innanzitutto con Facebook non sapete con chi potete parlare, con Wikipedia sì. Certo pretendere di avere ragione è un altro discorso, ma non capisco perché dobbiate tutti pensare che ci si diverta a bloccare la gente come surrogato di mancate erezioni o di disfunzioni sessuali. Francamente è un discorso che in un Paese civile del 2021 non ha senso. Ah, vero , ma noto che qualcuno fa l'elogio di un Paese che si vanta di pestare a sangue gay e gente poco virile.
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> Alla prossima Sergio
>
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> «I think all the great religions of the world
> — Buddhism, Hinduism, Christianity, Islam, and Communism —
> both untrue and harmful» (Bertrand Russell)
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Luca "Sannita" Martinelli
http://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Sannita
Ho inviato una mia foto (Mark_Bernardini.jpg). La foto è stata bloccata, perché non disporrei di sufficienti permessi in merito ai diritti d’autore.
Sono un interprete di simultanea e consecutiva. Nel 2017 stavo traducendo in una riunione presso il parlamento russo, durante la traduzione chiesi ad un mio conoscente di scattarmi una foto dal mio smartphone. Dunque, mia la foto, mia la persona che vi è ritratta (si può vedere nel link qui sotto) e mio l’apparecchio fotografico.
Il 29 maggio 2020, la rivista torinese “Nuova Società” mi fece un’intervista, per la quale mi chiese una foto, gli spedii proprio la foto in questione. L’intervista è reperibile al link:
nuovasocieta.it/ci-sono-due-russie-una-e-quella-raccontata-dai-mainstream-occidentali-laltra-quella-reale-intervista-a-mark-bernardini/
L’utente “Bradipo Lento” (tra l’altro, sono abituato a conversare con persone che si presentano con nome e cognome, non con anonimi nickname di dubbio gusto) ha bloccato la foto, affermando che essa appartenga alla rivista in questione. Ho contattato l’intervistatrice, che, sorpresa e mortificata, mi ha confermato che, ovviamente, la foto è e rimane di mia proprietà. Sono in attesa di avere la conferma scritta da parte della loro redazione, ma la vicenda è già ora di per se lampante ed emblematica.
Avendo io contestato la decisione di “Bradipo Lento”, quest’ultimo ha bloccato il mio account (posso fornire lo screenshot, se necessario). Pongo dunque una questione che travalica l’episodio congiunturale. In Wikipedia si parla continuamente di “democrazia partecipativa”.
Tecnicamente, etimologicamente, “democrazia” viene dal greco δημοκρατία, composto di δῆμος “popolo” e -κρατία “-crazia”. Potere al popolo. La democrazia è una forma di governo che si basa sulla sovranità popolare e garantisce a ogni cittadino la partecipazione in piena uguaglianza all’esercizio del potere pubblico.
La democrazia partecipativa (o diretta) è quella per cui gli antichi ateniesi avevano e utilizzavano la possibilità di esprimersi direttamente con la discussione e con il voto sulle tematiche di interesse per la loro città e di decidere. Rousseau ritenne che la democrazia non possa che esprimersi in forma di partecipazione personale e diretta, che garantisce e mantiene la libertà di tutti e consente la formazione della volontà generale. Se vogliamo, possiamo arrivare persino a Lincoln: “government of the people, by the people, for the people”. Il popolo si esprime attraverso le elezioni, ma può anche governare direttamente e il governo deve perseguire l’interesse del popolo.
Poi nell’antica democrazia ateniese c’era anche un altro principio: quello dell’ostracismo. Era un tipo di sanzione consistente in un allontanamento della durata di 10 anni dal territorio della città, che l’assemblea popolare poteva comminare nei confronti di cittadini la cui attività fosse ritenuta pericolosa per lo Stato, ma in pratica utilizzato, per lo più pretestuosamente, per eliminare dalla scena politica personaggi pubblici invisi alla maggioranza.
Quello che è stato operato nei miei confronti è peggio dell’ostracismo: non c’è nessuna assemblea popolare, bensì è sufficiente un singolo anonimo, non eletto da nessuno, investito di un potere abnorme, ingiustificato, sproporzionato e perciò pericoloso.
Ciao, sono poco esperta di Wikipedia ma ho trovato corretto aghiornate la
voce relativa al giornalista Jim Stephanie Sterling.
Sono intervenuta aggiungendo il nuovo nome, Stephanie, e cambiando il sesso
dal vecchio al nuovo; questo l'ho fatto solo dopo il coming out pubblico di
Stephanie e avendo verificato che è già avvenuto il cambio ufficiale di
nome sui suoi account social (e che è già avvenuta una modica della voce
sul personaggio pubblico in oggetto anche sulla versione inglese di
Wikipedia).
La mia modifica è stata subito annullata e lo stesso utente mi ha pure
bloccata via IP.
Chiedo a chi può farlo di intervenire per rispettare:
1) la realtà dei fatti (inserendoli sulla pagina wiki)
2) il diritto di Stephanie ad essere correttamente rappresentata con il suo
nome completo e con il suo essere non uomo o donna ma una persona
nonbinaria (nonbinary).
Penso anche, a prescindere dalla questione transgender, al fatto che le
figure pubbliche sono rinomate per la possibilità di scegliersi un nome
d'arte e vederlo rispettato.
Grazie per l'aiuto a chi potrà darlo, spero questi atti di transfobia non
siano comuni o condonati su questa incredibile piattaforma!
Olli